
Nome botanico
Plumbago Capensis

Nome comune
Plumbago

Varietà
“Auricolata”

Colore del fiore
Blu

Temperatura
min 8-10°

Esposizione
Pieno sole

Necessità idriche
Medio-alte

Fioritura
Primaverile-estiva

+39 080 8769072 info@apuliaplants.it
Il Plumbago è un arbusto sempreverde originario delle regioni temperate dell’Asia e del Sud America (varietà “Capensis” o “Auricolata”) e appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae. Ha un portamento tendenzialmente rampicante, presenta piccole foglie ovali di colore verde chiaro e produce caratteristici fiori azzurri (per questa ragione è comunemente conosciuto anche come “Gelsomino azzurro”, esiste, però, una varietà a fiore rosso, “Plumago Indica” o “Rosea”) raccolti in grandi spighe terminali.
Disponibilità | Aprile, Maggio, Giugno |
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Esposizione | Pieno sole |
Fioritura | Estiva, Primaverile |
Necessità Idrica | Alta, Media |
Il Drosanthemum, noto con il nome volgare “barba di Giove”, è una pianta succulenta dal portamento tappezzante della famiglia della Aizoaceae, originaria del Sud Africa. Produce piccole foglie di colore verde chiaro ricoperte di peluria, da cui probabilmente il nomignolo volgare, e moltissimi piccoli fiori a forma di margherita di colore rosa che rivestono l’intera pianta. Per la sua fioritura particolarmente abbondante, è ideale per le bordure.
E’ una pianta rampicante sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocinaceae e originaria dell’America meridionale. La Mandevillea Suaveolens somiglia vagamente alla Dipladenia, ma se ne differenzia per le foglie molto più grandi, rugose (particolarmente evidente nella varietà “Alice du Pont”) e dal colore verde ancor più brillante. Si distingue anche per le dimensioni dei fiori, anch’essi molto più grandi e leggermente profumati.
Appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, è un arbusto sempreverde originario delle regioni dell’Europa mediterranea (molto diffuso in Sardegna e Corsica). Caratterizzato da foglie lanceolate molto piccole e di colore verde intenso che gli conferiscono una accentuata uniformità e compattezza, il Mirto produce fiori bianchi e profumati dai quali derivano le bacche, di colore tipicamente nero/azzurrastro, usate per ottenere l’omonimo liquore.
Gli eucalipti (dal greco εὖ, “bene”, e καλύπτω, “nascondere”, in riferimento al fatto che i petali nascondono il resto del fiore) sono un genere di piante arboree sempreverdi originarie di Tasmania, Australia, Nuova Guinea e dell’Oceania in generale. Appartiene alla famiglia delle Mirtacee e ne esistono circa 600 specie. Introdotto in Italia agli inizi dell’800, l’eucalipto è tra una pianta dalle proprietà terapeutiche e curative, i cui periodi di fioritura sono tuttavia lunghi: in particolare, la varietà globulus fiorisce tra inverno e primavera e quella camaldulensis in estate.
Il Limone è una pianta da frutto originaria dell’India e Indocina, ma ormai diffusa in tutto il mondo (le regioni mediterranee e tropicali del Sud America sono quelle con la maggior produzione). Appartiene alla famiglia delle Rutaceae e ha foglie ovali di colore verde intenso da un lato e più chiare sull’altro. Produce piccoli fiorellini profumati bianchi con il bordo violetto da cui nascono, poi, i caratteristici frutti rotondi (o oblunghi), verdi quando acerbi e gialli una volta maturi, dall’inconfondibile sapore acidulo. Oltre che come pianta ornamentale (si presta a diversi portamenti, dall’alberello alla spalliera), è impiegata nell’industria alimentare dove dai suoi frutti vengono prodotte confetture, infusi e/o liquori.
Il gelsomino, appartenente alla famiglia delle Oleaceae, conta oltre 300 varietà ed è originario di Cina, America settentrionale, India e alcune zone del bacino del Mediterraneo. È un arbusto rampicante che produce tipici fiori tubolari e stellati a cinque petali, dal caratteristico e intenso profumo dolciastro. Generalmente sono di colore bianco candido, ma esistono anche varietà a fiore giallo o con sfumature rosate. La leggenda vuole che la famiglia dei Medici ne abbia custodito a lungo un unico esemplare, vietandone la diffusione, sino a quando un giardiniere ne donò furtivamente un rametto alla sua amata. Questa divenne in seguito ricca e poterono sposarsi: da qui l’usanza di donare un mazzetto di gelsomino alle spose.
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